Gentile Cliente,
Con la presente, desideriamo informarLa in merito alla prossima scadenza della Decontribuzione Sud, una misura introdotta per favorire l’occupazione nelle regioni del Mezzogiorno. Di seguito, forniamo un riepilogo dettagliato dei principali aspetti relativi alla mancata conferma di tale beneficio.
- Riferimento Normativo
La decontribuzione Sud è stata una misura introdotta dal Decreto-legge 14 agosto 2020 n.104 e prorogata annualmente fino al 30.06.2024, con l’obiettivo di ridurre il costo del lavoro per le Aziende operanti nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Tale misura prevede una riduzione dell’aliquota contributiva a carico del datore di lavoro pari al 30% ed applicabile a tutti i contratti di lavoro dipendente.
- Scadenza e Cessazione del Beneficio.
E’ con estremo stupore che tutti gli addetti ai lavori hanno appreso da diverse fonti, anche governative, che a far data dal 01.07.2024, la decontribuzione Sud non sarà più applicabile a seguito della mancata autorizzazione dell’Unione Europea e, pertanto, i datori di lavoro non potranno più beneficiare della riduzione dell’ aliquota contributiva per i rapporti di lavoro instaurati nelle suddette Regioni e ciò nonostante la stessa misura fosse stata già prevista all’atto della sua istituzione fino al 2025 per il 30%, per il 2026 e 2027 per il 20% e per il 2028 e 2029 per il 10%.
3. Implicazioni per il Datore di Lavoro.
La cessazione della decontribuzione Sud comporterà un incremento del costo del lavoro per le aziende situate nel Mezzogiorno. In particolare le Aziende dovranno tornare a versare l’intera aliquota contributiva prevista dalla normativa vigente.
Il Nostro Studio resta a disposizione per qualsiasi informazione aggiuntiva.
Napoli lì, 18.06.2024
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